Forte dichiarazione di Pierre Moscovici, Commissario UE per gli Affari Economici.
Una chiara smentita alla possibilità di attuare una promessa elettorale di Di Maio è venuta in termini abbastanza perentori da Bruxelles.
Di Maio ha prospettato l’impegno a sfondare il tetto del 3% imposto dall’Europa sul rapporto tra PIL e deficit. La risposta è stata categorica: “È un controsenso assoluto. Sul piano economico questa riflessione non è pertinente: il tetto del 3% ha un senso molto preciso, quello di evitare che il debito non slitti ulteriormente. Ridurre il deficit significa combattere il debito e combattere il debito significa rilanciare la crescita”.
Si tratta di una bocciatura senza appello e un attacco alle competenze in Economia del leader pentastellato.
Prospettare un’azione che comprenda a priori lo sforamento di questo tetto significa non impegnarsi a sufficienza nella riduzione del deficit. E sarebbe una condizione assurda per poi impostare un rilancio dell’economia.
Dietro-front sull’Euro.
Un’altra novità del M5S viene dal fronte anti-euro. Luigi Di Maio ha di fatto formalizzato il cambiamento di rotta pentastellato circa l’uscita dalla moneta unica.
La dichiarazione è tranciante: “Non è più all’ordine del giorno”. Anzi, l’impegno sarebbe ora quello di passare alle trattative in sede europea in vista di smentire anche il tanto strombazzato referendum.
La decisione dà ragione a chi aveva avvertito da tempo che le prese di posizione anti-euro sono inapplicabili e praticamente impossibili da sostenere. Se non in ambito demagogico.
Di Battista, attacco a Berlusconi: “Amico dei mafiosi”.
La risposta di Alessandro Di Battista a Berlusconi, che avrebbe definito il M5S una setta, è stata violentissima: “Noi una setta? Lui è amico dei mafiosi. In qualunque Paese del mondo si sarebbe ritirato a vita privata, qui invece viene incensato da gran parte del sistema mediatico, questo è veramente scandaloso”.
“Salvini? Il passato”. “Noi incompetenti? Io ho studiato”
Ce n’è anche per Salvini. Sul segretario della Lega, Di Battista è lapidario: “Per me appartiene al passato, è in politica dall’anno prima di Berlusconi”.
L’esponente pentastellato è anche tornato sulla polemica relativa alla presunta incompetenza denunciata da Renzi da parte dei componenti il movimento: “Io sono arrivato in Parlamento e ho studiato tantissimo come Di Maio. Quando ci accusano di inesperienza, penso ai parlamentari esperti che hanno votato leggi incostituzionali, hanno allontanato i cittadini dalla politica. Noi siamo entrati in maniera umile e ora riteniamo di essere pronti a governare il Paese, abbiamo riavvicinato i cittadini alla partecipazione politica”.